Skin Purging
Hai mai sofferto di brufoli e punti neri dopo un trattamento esfoliante che prometteva pelle liscissima e zero imperfezioni?
Si tratta del fenomeno dello Skin Purging, che significa “pelle che spurga”. I trattamenti esfolianti innescano un processo che porta a far emergere, molto più velocemente, sebo e impurità in eccesso sottopelle e che prima o poi sarebbero uscite. Per questo motivo, per l’intero ciclo di rigenerazione cellulare cutanea compariranno rush di brufoli e imperfezioni sulla tua pelle.
Ciò che devi sapere è che quei brufoli che escono e che riempiono il viso, in realtà erano già sottopelle e che non sono venuti fuori a causa dei cosmetici utilizzati. Per venir fuori ed essere visibile un brufolo ci impiega fino a 10 settimane.
Perché si verifica il fenomeno dello skin purging?
Lo Skin Purging è una situazione in cui la pelle reagisce a un ingrediente attivo che ottimizza il turnover cellulare. Ad esempio troviamo l’acido salicilico, l’acido mandelico, e tutti quegli attivi specifici per la purificazione della pelle.
Avviene anche quando nella propria skincare si inizia a far uso di ingredienti naturali, oppure con attivi funzionali in alte percentuali. E’ come se la pelle iniziasse a fare una “cura detox”. Si può soffrire di Skin Purging anche quando si cambia un prodotto, durante i cambi di stagione, e quando i livelli di temperatura e di umidità variano sensibilmente.
Quanto dura?
Lo Skin Purging è un processo temporaneo, ma il tempo necessario affinché la pelle smetta di spurgarsi può variare da persona a persona. Se dopo due/tre mesi di utilizzo la pelle continua a manifestare ancora questo processo, bisogna abbandonare l’utilizzo del prodotto e consultare il dermatologo.
Tieni a mente, però, che 9 volte su 10 il fenomeno si presenta come naturale tentativo della pelle di purificarsi, liberandosi delle impurità sia profonde che superficiali. Perciò non ti preoccupare, è una reazione normale della pelle!
Differenza tra Skin Purging e irritazioni dovute al prodotto
Quando si tratta di Skin Purging vedrai sulla tua pelle dei normali brufoli, quando si tratta di irritazioni dovute al prodotto noterai un “imperfezione” molto diversa.
Si tratta di mini bollicine rosse, senza pus, ravvicinate tra loro e in diverse parti del viso. Al contrario dello Skin Purging che invece avviene nei soliti punti dove ti vengono i brufoli ( principalmente nella zona T, fronte naso e mento).
La comparsa di nuovi pori ostruiti, irritazione cutanea che si intensifica , prurito, fastidio e nuove eruzioni, sicuramente si tratta di una reazione allergica o di sensibilità al prodotto o di intolleranza a qualche ingrediente (anche se naturale).
Cosa non fare in caso di Skin Purging
Per non trasformare un fenomeno “normale” della pelle, in un’infiammazione ancora più grande NON devi:
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- Tormentare il viso con le mani.
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- Smettere di usare il prodotto esfoliante, perché aiuta la guarigione (anche se inizialmente non sembra).
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- Utilizzare detergenti aggressivi con la speranza di ridurre le impurità. Con questo tipo di approccio si avrebbe solo l’effetto contrario, favorendo l’insorgenza di ulteriori processi infiammatori e aumentando la produzione di sebo.
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- Evitare l’utilizzo di scrub, anzi aiutano ancora di più il rinnovo cellulare.
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- Introdurre più di un nuovo ingrediente attivo sul viso contemporaneamente.
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- Assumere alcol e cibi molto zuccherini o molto salati, che non farebbero altro che aumentare lo stato infiammatorio.
Come prevenire e velocizzare il processo di guarigione
In caso di Skin Purging l’unica cosa da fare, nel mentre attendiamo che la pelle si depuri definitivamente, è continuare ad eseguire correttamente una skincare , con prodotti naturali, delicati e rigorosamente indicati per pelle grasse, con tendenza a brufoli, imperfezioni e acne.
Sarà di fondamentale importanza privilegiare cosmetici a base di attivi lenitivi e idratanti, che allo stesso tempo non appesantiscono la pelle, ma regolano la naturale produzione di sebo.
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